Escrito por John Kinsella

Sono le cinque e mezza di una mattinata in Costa Rica, e Giorgia King mi sta parlando della PADI® Adaptive Techniques Specialty. Dice che, prima che la sua famiglia si svegli, la situazione è tranquilla. Posso quasi sentire il cinguettio tropicale che precede l’alba. Giorgia è un Platinum Course Director in Costa Rica e il suo tempo è prezioso, ma è costantemente impegnata ad aiutare le persone colpite da disabilità a trarre beneficio dalla subacquea ed è felice di condividere la sua conoscenza. Giorgia ha partecipato allo sviluppo del corso e ha un’ottima esperienza e competenza. Infatti, prima di finire la nostra chiacchierata, Giorgia si è impegnata a fare un’altra cosa: tenere un workshop di tecniche adattate durante il PADI Women’s Dive Day.

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L’impegno di Giorgia è tale che, da quando è stato lanciato il programma, ha tenuto due corsi Adaptive Techniques Specialty subito dopo due IDC. Ne erano la naturale continuazione. “Credo sia fantastico poter incorporare l’addestramento durante l’IDC – dice con tono calmo. – Ha senso integrarlo naturalmente con i vari elementi del corso. Dal momento che ne abbiamo parlato, i nuovi istruttori sono molto entusiasti e sono ispirati a fare il passo successivo.”

Le chiedo cosa direbbe ai professionisti PADI senza esperienza che potrebbero non aver mai pensato di iscriversi al corso Adaptive Techniques Specialty.

“Partecipate,” dice, specificando che uno dei suoi maggiori benefici, anche se non insegnerete immediatamente a persone con disabilità, è di aprirvi la mente a diversi modi di insegnare e affrontare tutti i programmi PADI. Questo corso può cambiare il modo in cui insegnate. “Vi permette di avere prospettive completamente nuove – dice Giorgia. – Anche nella semplice dimostrazione di un circuito degli esercizi, vi troverete a pensare in modo diverso. Non userete sempre lo stesso metodo. Molti pensano che si debba fare sempre allo stesso modo, ma non è così.”

Giorgia ritiene che molti possano sentirsi in apprensione a parteciparvi e offre il suo incoraggiamento: “E’ un po’ come il programma EFR®, quando le persone si preoccupano per il fatto di dover aiutare gli altri. Non pensano di riuscire a farlo. Ma chi ha fatto un corso Adaptive Techiniques Specialty si è trovato benissimo e ne è rimasto soddisfatto. C’è molto di più di quello che la gente pensi. Certo, aiutiamo qualcuno che si trova in sedia a rotelle, ma ciò è solo una piccola parte. Il programma parla di attitudine e di come comportarsi con le persone.”

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Inoltre, la confidenza che tale conoscenza porta rivela il beneficio più significativo della Adaptive Techniques Specialty: è appagante per tutti. “Una degli aspetti più positivi e quello di dare una possibilità alle persone. In qualsiasi tipo di insegnamento, ci sono opportunità per sentirsi appagati ma, a volte, sento che ce ne siano di più con questo corso. Dopo aver portato a termine la mia prima esperienza Discover Scuba® Diving con un ragazzo nato senza gambe, ho pianto. È rimasto completamente esterrefatto da come si è sentito sott’acqua e, quando è riemerso, si è messo a piangere. Ne sono rimasta così colpita! È una cosa splendida.”


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